Quando penso alla tavola armonica, penso al motore di un'automobile.
Il motore ha il compito di generare una quantità di energia necessaria a far muovere la macchina e lo deve fare in un certo modo. Provate ad immaginare un V12 su una FIAT Doblò, cosa succederebbe se la lanciassimo a tutta velocità e senza mai fermarci sulla Salerno Reggio Calabria? (usate un po' di fantasia ...e non mi riferisco alla possibilità di montare il motore di una Ferrari su una Fiat).
Ammesso che non si schianti dopo la prima curva, sono sicuro che il telaio, le ruote e tutto quello che serve per mantenerla in strada, è quasi certamente sotto dimensionato. Allo stesso modo, un motore di piccola cilindrata su una macchina sportiva non avrebbe molto senso.
Quindi, quando si progetta una chitarra, si deve avere ben in mente quello che si vuole realizzare ed è per questo motivo che un bravo liutaio, se costruisce una chitarra sotto commissione, deve capire ed interpretare le esigenze del musicista.
Che legno si utilizza per la tavola armonica?
Generalmente si utilizzano l'Abete rosso e il Cedro ma da oltre oceano ci arrivano esempi come la sequoia, il mogano e il Koa, di cui oggi però non parlò.
Paragoni improbabili
Quante volte avete sentito dire: ho provato la chitarra X in cedro e la chitarra Y in abete e non c'è paragone...meglio l'abete.
E' importante, anzi fondamentale, non paragonare mai due chitarre di marche o di liutai diversi tra loro, non ha alcun senso. E' un po' come paragonare un piatto di pasta alle vongole con un panettone. Eppure si tratta sempre di cibo o sbaglio?
Per fare un paragone sensato, al massimo, possiamo mettere a confronto due chitarre costruite sulla base dello stesso progetto e dello stesso liutaio. E comunque ci sarebbero delle differenze e non necessariamente dovute al cedro o all'abete.i
Per maggiori informazioni su quello che influenza il suono, all'interno di questo mio articolo sui "Legni e scelta consapevole", è presente una lista che aiuta a comprendere, a grandi linee, con quante variabili bisogna fare i conti quando si costruisce uno strumento.
Caratteristiche
Innanzitutto, è bene comprendere che sono due legni diversi e con caratteristiche diverse.
L'abete, rispetto al cedro, ha una resistenza meccanica superiore e questo permette di lavorare con spessori più sottili.
Per quel che mi riguarda e da quello che ho potuto constatare direttamente, a parità di progetto, il cedro, tende ad avere un suono più dolce, più rotondo perché più "sensibile" alle frequenze medio-basse. L'abete, invece, ha la capacità di restituirci una maggiore gamma di suoni, nel bene e nel male!
Chi matura prima?
Il cedro, sicuramente. E' un legno che tendenzialmente è già pronto, ha un ottimo attacco e tende ad avere un bel volume fin da subito. Non ha grande margine di miglioramento.
L'abete, invece, è un legno più complesso, ha bisogno di essere suonato e matura col tempo.Vi siete mai chiesto il perché?
Il motivo è da ricercare all'interno delle sue fibre. La resina, contenuta all'interno dei canali, i condotti resiniferi, si presenta in blocchi. Suonando, questi agglomerati di resina si rompono e le vibrazioni aiutano questa polvere a disporsi in maniera più organizzata e omogenea all'interno di tutta la tavola armonica. Ecco perché è di uso comune dire: la chitarra è giovane e deve ancora aprirsi. Però non dimentichiamo che in tutto questo processo, anche il chitarrista avrà anche la sua importanza.
P.S.
Se vi capita di provare uno pessimo strumento e qualcuno vi dicesse: "la chitarra è appena finita e si deve ancora aprire" voi avete facoltà di rispondere con queste parole:
mi ha detto Giacomo che il tempo aiuta ma non fa i miracoli!
Alla prossima
Giacomo